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Expo di Osaka, un nuovo fattore di preoccupazione: ancora deserte le gare per la costruzione dei padiglioni stranieri.

Si è scoperto che nessuno dei Paesi stranieri che parteciperanno all'Expo di Osaka del 2025 ha richiesto alla città di Osaka i permessi necessari per costruire i propri padiglioni. Ciò è dovuto alla mancanza di progressi nella stipula dei contratti di costruzione con gli appaltatori generali nazionali. L'incapacità dell'Associazione Giapponese per le Esposizioni Internazionali, organizzatrice dell'Expo, di aggiudicare le gare d'appalto per i lavori di costruzione, a causa dell'impennata dei prezzi dei materiali e per altri motivi, è un nuovo motivo di preoccupazione nel periodo che precede l'apertura dell'Expo. Una fonte informata sullo svolgimento delle pratiche lo ha rivelato il 23 di giugno.

Oltre 150 tra paesi e organizzazioni internazionali hanno annunciato la loro partecipazione all'Expo. I padiglioni che saranno costruiti per l'esposizione sono di tre tipi: (1) "Type A", costruiti a carico dei Paesi partecipanti; (2) "Type B", in cui le strutture costruite dall`organizzazione dell`expo saranno affittate in blocco ai paesi richiedenti; e (3) "Type C", in cui ai paesi richiedenti solo un`area di una costruzione verrà messa a disposizione dall`organizzazione dell'Expo. Il "Type A", uno dei fiori all`occhiello dell`expo, dovrebbe essere scelto da 50 Paesi, e si prevede che Germania, Svizzera e Cina, che hanno già presentato le immagini dei loro progetti, rientrino in questa categoria.

Secondo le dichiarazioni di una persona al corrente dello stato dei lavori, la costruzione di strutture legate all'Expo richiede un "permesso edilizio temporaneo" rilasciato da parte della città di Osaka, sede dell'evento, ma al 23 giugno le richieste per la costruzione dei padiglioni "Type A" erano a zero.

Fonte: Kyodo Tsushin 23/6/2023


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